Murdered: Soul Suspect è uscito nell’estate del 2014, sviluppato da Airtight Games e pubblicato da Square Enix. Vestiremo i panni di Ronan O’Connor, un ex delinquente diventato poliziotto, con l’obiettivo di cambiare per sempre la sua vita, anche per amore. Dovremo unire tutti i pezzi del puzzle della nostra morte, scoprendo i segreti di un Salem che non si è mai completamente lasciata alle spalle il suo passato.
Salem: la città delle streghe e del paranormale
Murdered: Soul Suspect è un’avventura grafica piacevole, grazie alle investigazioni ed ai collezionabili nascosti per l’intera mappa. All’inizio della storia il protagonista, Ronan O’Connor, morirà ucciso da un serial killer che la polizia sta inseguendo. Vestiremo quindi i suoi panni da fantasma, alla ricerca di una soluzione al grande puzzle che si sta lasciando alle spalle il “Serial Killer della Campana“.
La città di Salem ci apparirà diversa, dopo la nostra morte. Gli sviluppatori, infatti, hanno mescolato la città moderna a quella del passato, colpita dal Processo alle Streghe, negli ultimi anni del 1600. Forse vi potrà sembrare un cliché, ambientare un gioco a Salem e parlare del processo alle streghe, tuttavia non è così. Questo perché non è solamente l’ambientazione che si mescola fra passato e presente, ma la stessa storia. Dovremo conoscere il passato per comprendere il presente.
L’esplorazione è piacevole, dettata anche da una totale assenza della mappa. Essa infatti era un contenuto destinato solamente al preordine. Devo ammettere che non sarebbe stato male avere una mappa a disposizione per scoprire tutti i segreti di Salem, tuttavia mi sono divertita ad esplorare le vie di Salem, alla ricerca di passaggi segreti e di frammenti di storia. Forse, Murdered: Soul Suspect, è più godibile così, senza la mappa.
L’aspetto migliore dell’intera storia, è che essa viene narrata in due modi diversi: le cut-scene sono utilizzate per il presente o per alcuni frammenti del passato fondamentali per le indagini, mentre i documenti che troviamo per la mappa ci servono a ricomporre la vita passata di Ronan O’Connor, degli altri personaggi che lo circondano e del passato di Salem. È fondamentale trovare ogni documento? Secondo me sì, perché tutti insieme permettono di comprendere appieno la storia.
Il gameplay può risultare un po’ ripetitivo, ma siamo sinceri, quale avventura grafica non è ripetitiva? Anzi, vi dirò di più. Questa avventura grafica è in grado di dare vita ad una storia fantastica, fatta di misteri e di segreti. Onestamente mi hanno colpita i voti dati dalla stampa a questo titolo. Lo sto giocando sei anni dopo la sua uscita, e devo ammettere che è comunque molto piacevole e divertente da giocare. Odio averlo terminato, perché avrei voluto che durasse in eterno.
Murdered: Soul Suspect non vince sotto l’aspetto longevità, ma è relativo e molto personale. Riuscire infatti a scovare tutti i collezionabili non è così semplice. Io stessa mi sono dovuta affidare a delle guide per trovare tutto, anche se comunque mi ero persa appena il 15% dei collezionabili nascosti in mappa. Questa ricerca per completarlo al 100% permette di allungarne la vita e di renderlo nettamente più piacevole.
Murdered: Soul Suspect e la soluzione della nostra morte
L’intero gioco si svolge in una sola notte, ma in molte ambientazioni diverse: l’Appartamento dell’omicidio, la Chiesa, il Cimitero, il Distretto di Polizia, l’Ospedale Psichiatrico, il Museo, la Casa del Giudizio e, ovviamente, la Città di Salem. Questo permette alla storia di crescere e di regalare emozioni ai suoi giocatori, il tutto mentre ogni elemento prenderà il suo posto, iniziando a darci la soluzione al caso della nostra morte e di tutte quelle ad esso correlate.
La storia è ben strutturata e non darà la soluzione immediata al giocatore, anzi, dovremo collegare molti aspetti diversi prima di arrivare alla soluzione finale. Salem è l’ambientazione perfetta per l’avventura di Ronan O’Connor. Ogni elemento raccolto nella mappa di gioco permetterà di comprendere qualcosa di più.
La struttura investigativa è vincente, regala infatti un’avventura thriller degna dei migliori film del genere. Dovremo trovare gli indizi, legarli fra di loro, scoprire i collegamenti fra i diversi casi… non sempre sarà tutto scontato come ci si aspetta! Dovremo vestire letteralmente i panni dell’ex criminale Ronan, in un gioco che è lineare, ma che comunque sfida il giocatore.
Un gioco che meritava di più
Murdered: Soul Suspect è stato massacrato dalla stampa, con voti molto bassi. Onestamente non riesco a comprenderli. Sì, il gioco pecca sulla longevità e sulla ripetitività, ma come tanti altri giochi, che invece sono stati idolatrati da stampa e giocatori.
Ho apprezzato Murdered: Soul Suspect, i suoi personaggi e le sue storie, così come il gameplay (e non sono per niente fan delle avventure grafiche). Per me è un titolo che va giocato almeno una volta nella vita. Sono felice di aver recuperato questo fantastico videogioco, soprattutto perché sono riuscita a reperire la Limited Edition, completa di artbook.
Non ne vedremo un seguito, anche se avrei apprezzato moltissimo un capitolo diverso di questo gioco, ambientato magari in un’altra città e con un nuovo protagonista. Chissà, forse se ritornassimo alle origini, cercando di giocare ogni titolo in ogni sua sfaccettatura (dal 100% al Trofeo Platino), oggi questo titolo sarebbe più amato. E forse, il team di sviluppo sarebbe ancora in attività. Poco dopo l’uscita di Murdered: Soul Suspect l’azienda ha chiuso, mettendo un punto a ben 10 anni di sviluppo indipendente.
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