Meditavo di acquistare la Nintendo Switch ormai da mesi, e sicuramente anche grazie a questo gioco, che mi ha incuriosito fin dalla sua uscita. Ori and The Blind Forest mi ha sorpresa fin dalla demo, e non poteva che continuare a farlo di minuto in minuto.
L’inizio delle avventure di Ori
Arrivo un po’ in ritardo, come mio solito, ma non potevo non parlarvi di Ori e della mia esperienza con il suo primo videogioco. Ori è uno di quei personaggi ai quali è impossibile non affezionarsi. Una creaturina silenziosa, ma comunque dal grande cuore. La sua avventura ci porterà alla scoperta di un mondo incredibile, abitato da creature minacciose, ma un mondo comunque impossibile da non amare. Ori and The Blind Forest è un ottimo Metroidvania, impegnativo, ma comunque non impossibile. È adatto a tutti? Assolutamente no, come nessun Metroidvania, tuttavia presenta i giusti escamotage per non rischiare di diventare stancante come, per esempio, Hollow Knight. Infatti, grazie ad una speciale abilità, potrete salvare più liberamente, evitandovi così eterni viaggi attraverso la Foresta e le sue ambientazioni. Se in Hollow Knight metà del tempo lo si passa a girare per la mappa dopo essere miseramente morti, in Ori and The Blind Forest potrete salvare quasi liberamente, e devo ammettere che è un bel punto a favore!
L’avventura di Ori è interamente disegnata ed animata a mano, e come per altri indie con questa caratteristica, ciò lo rende veramente unico ed inimitabile. Ori è animato alla perfezione, così come l’intera ambientazione, che appare ricca di vita, anche nei momenti più tranquilli. Uno degli aspetti che rende Ori and The Blind Forest particolarmente apprezzabile è sicuramente la colonna sonora. È in assoluto una delle migliori colonne sonore che mi sia mai capitato di sentire. Perfetta per questo gioco.
Ammetto di poter ancora dire poco riguardo alla storia, non avendo ancora terminato la mia avventura con il piccolo Ori, ma posso dire che nella sua semplicità è narrata in modo talmente piacevole, che non potrete non apprezzarla. Come spesso accade negli Indie, non c’è bisogno di una storia tanto complessa perché il gioco diventi indimenticabile. È il modo di narrare che rende il tutto unico.
Ori and The Blind Forest: ho bisogno di più tempo per giocarlo!
Ho ordinato Ori and The Blind Forest appena ho acquistato la Nintendo Switch Lite, ma avendo all’avvio già anche Paper Mario The Origami King, riesco a dedicargli poco tempo. E forse questa è la cosa che mi spiace di più, perché fin dai primi momenti di gioco si dimostra un’opera incredibile. Dovreste giocarlo? Tutti dovrebbero farlo!
Sicuramente è un titolo più di nicchia in confronto ai titoli più blasonati, ma dimostra, insieme a tanti altri indie, che spesso un team piccolo può creare qualcosa di veramente indimenticabile.
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