La mia avventura con Mortal Kombat è iniziata con il capitolo per la PlayStation 3 e devo ammetterlo: non mi era piaciuto. Sono cresciuta con Dead Or Alive, in particolare con il secondo capitolo, e Mortal Kombat mi ha fatto una strana impressione. Tuttavia, a furia di video su YouTube dell’ultimo capitolo, mi sono decisa a comprarlo. E devo ammetterlo, Mortal Kombat 11 mi ha decisamente stupita!
L’equilibrio perfetto, finalmente raggiunto
Ciò che non mi piacque del capitolo su PlayStation 3, fu l’esagerazione degli effetti dedicati al sangue ed alle mosse più brutali del gioco. E voi di sicuro direte “Eh, grazie, Mortal Kombat è proprio quello!” ed avete ragione. Ma come vi ho accennato prima, ero abituata a picchiaduro decisamente diversi! Sapevo che Mortal Kombat è famosa per questo, ma mi sembrò comunque troppo. Come se, per via di una grafica tutto sommato non al suo massimo, fosse necessario enfatizzare il più possibile. Finii quindi per non apprezzare il titolo, ma le cose sono presto cambiate…
Cosa mi ha convinta? La Steelbook. Mi conoscete ormai, sono una fan delle Steelbook. Quindi, quando ho visto quella di Mortal Kombat 11, ho deciso che dovevo averla. Tornai a casa e letteralmente divorai la storia. Nelle cut-scene di Mortal Kombat 11 il motore grafico Unreal Engine 3 dà il suo massimo, donando al giocatore scene veramente fantastiche, perfette e curate in ogni loro dettaglio. Al di fuori dei combattimenti della storia, si tratta a tutti gli effetti di un film in computer grafica. Purtroppo, senza la storia dei precedenti capitoli non tutto è comprensibile, peró devo ammettere che è comunque godibile anche per chi non ha mai giocato un singolo Mortal Kombat. Vero, poi ho consumato Wikipedia per scoprire i dettagli, ma questa è un’altra storia.
Ma dove voglio arrivare? Mortal Kombat 11 mi ha colpito per tante cose, in primis per la sua grafica spettacolare, in secondo piano per il suo gameplay, ed infine per il suo equilibrio. Sì, equilibro. Perché finalmente la NetherRealm ha bilanciato ogni elemento. La grafica nettamente più realistica ha permesso al team di non dover più “esagerare” con gli effetti, ma di poter rendere il tutto molto più realistico, mantenendo sempre lo stesso stile che ha reso iconico Mortal Kombat. Probabilmente tanti fan di vecchia data non si troveranno d’accordo con me, ma io ho amato questo ultimo capitolo proprio grazie a questo.
Mortal Kombat 11: un gioco infinito
Mortal Kombat 11 si fa amare anche grazie alla sua meccanica di gioco eterno. Se infatti amate il genere Picchiaduro, vi ritroverete di fronte ad un gioco che potrete far durare, letteralmente, una marea di ore! Ed è proprio così, io stessa ci ho giocato veramente tantissimo, senza nemmeno rendermene totalmente conto! Questo perché se darete retta ad ogni oggetto aggiuntivo, ad ogni nuovo aggiornamento, ad ogni personaggio, avrete veramente moltissimi contenuti da sbloccare. Nonostante i tanti contenuti da sbloccare, Mortal Kombat 11 non ricorre alle classiche “loot box”, dando comunque sempre la possibilità al giocatore di scegliere cosa ottenere durante i suoi acquisti.
Mortal Kombat 11 punta tanto del suo gameplay sulle meccaniche multiplayer, ma allo stesso tempo punta moltissime sulle meccaniche singleplayer, grazie alle Torri del Tempo. Ogni Torre presenta un livello diverso di difficoltà e sono tutte a tempo, quindi appaiono e spariscono ogni tot di minuti. Questa meccaniche “obbliga” i giocatori più accaniti a dedicare moltissimo del loro tempo al gioco, soprattutto se come obiettivo hanno quello di sbloccare il più possibile senza spendere un centesimo! Aspetto interessante di questa “area del gioco”? La possibilità di giocare in automatico. Questo vuol dire che potrete avviare le partite lasciando che l’Intelligenza Artificiale, bilanciata da voi tramite le impostazioni del personaggio, lotti al vostro posto. Un modo perfetto per poter sbloccare tanti contenuti, magari dedicandosi ad altro.
E voi quale combattente sceglierete?
Sono passata dall’odiare all’amare questo gioco, Mortal Kombat 11 mi ha colpita particolarmente, trascinandomi dentro le sue meccaniche. È vero, il mio picchiaduro preferito rimarrà per sempre Dead Or Alive, in particolare l’ultimo capitolo, che ha fatto secondo me un vero e proprio salto di qualità, ma devo ammettere che Mortal Kombat mi ha stupita moltissimo. Tanto che, se già mi seguite su Instagram, sapete che per Natale ho fatto arrivare dalla Francia l’edizione speciale della Ultimate Edition con la Steelbook. Se non è amore questo…
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