Unravel è uno di quegli indie che è riuscito a farsi strada fra i grandi titoli, ricevendo commenti positivi dalla stampa e dai giocatori. L’avventura di Yarny è un viaggio fra i ricordi e nell’amore della famiglia.
Un filo di lana coraggioso e dal grande cuore
Inizialmente, la prima volta che lo provai, non rimasi colpita. Tuttavia, nei mesi successivi ho pensato tanto ad Unravel. Sebbene non mi avesse fatto venire voglia di proseguirlo, non riuscivo a smettere di pensarci. Prima o poi, mi dicevo, dovevo giocarlo. E così ho fatto. Appena l’ho trovato in offerta l’ho preso, e devo ammettere che averlo rimandato per tanto, è stato un errore. Livello dopo livello, ricordo dopo ricordo, la mia avventura con Yarny ha saputo affascinarmi e, soprattutto, ha saputo colpirmi nel modo giusto. Quando si gioca ad Unravel, si fa un viaggio ricco di amore, sotto ogni punto di vista. Non solo amore legato alla storia in sé, ma anche amore verso il gioco vero e proprio. Gli sviluppatori hanno saputo dare vita ad un vero e proprio quadro in movimento, che non può che affascinare i propri giocatori.
Ogni livello ha una sua ambientazione ed essa è curata in ogni singolo dettaglio, anche il più piccolo ed “insignificante”. Perché in Unravel niente è insignificante. Un piccolo ragno che passeggia, una foglia che si stacca dal ramo, le onde che si infrangono contro un ponte… è incredibile la marea di dettagli che si possono trovare durante l’avventura di Yarny. Ma partiamo dal nostro protagonista…
Yarny è un piccolo omino creato da un filo di lana di un’anziana donna. Affascinato da ciò che lo circonda, inizierà la sua avventura fra le fotografie della donna, andando alla ricerca dei ricordi a lei più cari. Grazie al suo filo potrà superare gli ostacoli, lanciarsi lontano, creare ponti, tornare indietro sul suo percorso… tuttavia, dovrete a volte fare attenzione… perché se il filo finisce, Yarny non potrà più proseguire! In vostro aiuto verranno i checkpoint, delle piccole matasse di lana rossa in giro per il mondo di gioco. Ogni qualvolta ne incontrerete una, salverete e, soprattutto, “ricostruirete” il vostro Yarny, permettendogli di proseguire il suo viaggio. Perché la cosa carina di Unravel, è che Yarny segna il suo percorso con il suo filo di lana, un po’ come se volesse mantenere vivo il collegamento con l’inizio dell’avventura. Vi toccherà comunque fare attenzione, perché a volte, percorrere la strada sbagliata, vi obbligherà a tornare indietro per non rimanere senza lana!
Le fotografie prendono vita
Da buon titolo indie quale è, Unravel lascia che siano le immagini a parlare, e mai le parole. Le musiche che accompagnano ogni livello sono diverse e danno vita ad un’emozionante percorso fra i ricordi. Lasciatevi guidare da Yarny e non rimarrete delusi. Lungo il vostro viaggio incontrerete una marea di enigmi, ognuno diverso dall’altro. E devo ammettere che in alcune sezioni ho trovato il ritmo un po’ pesante. Essendo un platform 2D l’esplorazione è tutto sommato minima, anche se ci sono dei segreti in ogni livello che saranno in grado di mettervi a dura prova, e questo rende a volte il susseguirsi degli enigmi un po’ pesante. Avrei apprezzato delle sezioni più tranquille o, al contrario, più frenetiche. Insomma, qualcosa che spezzasse il ritmo fra gli enigmi!
Nella sua semplicità, il gameplay è assolutamente vincente. Ogni enigma è differente ed ognuno di essi saprà mettervi alla prova in modo diverso. Aguzzate la vista, perché in Unravel non tutto è chiaro e limpido, ma spesso dovrete trovare una strada diversa dal solito per poter proseguire la vostra avventura.
Unravel: il viaggio di Yarny fra i ricordi
Con la sua delicatezza, Unravel sa toccare corde importanti. Nulla è lasciato al caso ed ogni pezzo del puzzle alla fine troverà il suo giusto posto. Il susseguirsi degli enigmi deve piacere ed a volte potrà essere un po’ stancante, ma, se siete amanti del genere, non potete non avere questo titolo nella vostra collezione. Anche io, che l’ho rimandato a lungo, sono felicissima di averlo preso. Perché Yarny, alla fine, ha saputo farsi amare!
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