Last Day of June fa parte di quegli indie privi di parole, ma ricchi di musiche e di significati. Dimostra che spesso non servono grandi discorsi per far capire quanto è forte un sentimento.
Un incidente da evitare
Last Day of June inizia nella gioia. Infatti vestiremo i panni di June dedita a fare una sorpresa a Carl. Per l’occasione lo convincerà ad andare al lago vicino, un loro luogo speciale. June peró non riuscirà a mostrare la sorpresa a Carl, dovranno infatti tornare in fretta a casa a causa di un forte temporale. Sarà proprio durante il rientro a casa che i due avranno un incidente stradale.
Lasceremo quindi i panni di June per vestire quelli di Carl, un uomo in sedia a rotelle. È solo in casa, l’ambientazione è buia, tranne che per il caldo camino che scalda la stanza. Nella stanza si può sentire la pesantezza della solitudine, del dolore lasciato dalla dipartita di June. Ella è morta nell’incidente stradale e da quel momento la vita di Carl è cambiata totalmente.
Grazie a dei quadri di June, ritraenti i diversi personaggi che vivono intorno a June e Carl, rivivremo quella giornata maledetta, con l’obiettivo di cambiare il passato. La cosa interessante è che dovremo essere in grado di far combaciare alla perfezione le azioni dei personaggi, così da cambiare il destino di quella funesta giornata. Dovremo inoltre raccogliere i ricordi di ogni personaggio, così da “motivare” le loro azioni. Ogni personaggio, infatti, esegue una certa azione per un certo motivo, e saranno proprio i ricordi a guidarci verso l’azione migliore. Ogni azione effettuata dovrà essere ricalibrata con tutti i personaggi, in modo che ogni azione possa veramente cambiare quel giorno.
Sebbene il nostro obiettivo sembrerà essere sempre quello di salvare entrambi i personaggi, sia June che Carl, alla fine capiremo che spesso alcune cose non si possono cambiare… Nonostante ciò, ci renderemo conto che è fondamentale salvare June, e non per forza entrambi. June, infatti, scopriremo che era in procinto di dare una dolce notizia a Carl che, a causa del brutto tempo e del rientro veloce a casa, non è riuscita a dargli.
Quando riusciremo a salvare June, non salveremo solo lei, ma anche suo figlio. Salveremo quindi due vite, accettando peró che il destino di Carl è segnato per sempre.
Last Day of June: zero parole, mille emozioni
L’indie italiano Last Day of June regala moltissime emozioni, costringendo i giocatori ad entrare nella storia, a sentirla propria. Nonostante la totale assenza di parole e di testi, l’intera storia è ben comprensibile, grazie ai personaggi particolarmente caratterizzati. Ognuno di loro, infatti, si porta dietro delle emozioni, che scopriremo grazie ai ricordi nascosti nella mappa di gioco. Capiremo quindi cosa li ha portati a fare una determinata azione e di conseguenza come cambiarla e perché.
Grazie alle musiche che fanno da sottofondo, ogni emozione ci verrà trasmessa alla perfezione, permettendoci di affezionarci ai diversi personaggi. Sebbene la durata sia breve (si parla di 3 ore di gioco circa), questo titolo è intenso e coinvolgente!
Un indie tutto italiano, imperdibile!
Così come N.E.R.O.: Nothing Even Remains Obscure, Last Day of June racconta il dolore in un modo delicato e particolare. Verremo chiamati in causa per cercare di cambiare l’accaduto, di salvare la dolce June. Questo ci chiederà comunque un grande sacrificio, ma a volte, certe cose sono inevitabili.
Con questi due titoli (e sicuramente altri che ad oggi non ho ancora avuto occasione di giocare), i team di sviluppo italiani dimostrano quanto amore si possa mettere nei videogiochi, dedicandoli a temi importanti e significativi.
Andrebbe giocato? Sì, assolutamente. Last Day of June è uno di quei titoli “obbligatori”, a cui bisognerebbe dedicare alcune ore di gioco. Breve ed intensa, è una piccola perla del panorama indie e non bisognerebbe per nessuna ragione al mondo, non giocarla.
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